venerdì 4 marzo 2011

capitolo 4 L'attesa

Quando mi svegliai ero sdraiata, come al solito, nel mio letto all’interno della tenda... ritornai col pensiero ai magnifici momenti che avevo vissuto la sera prima, mi passai un dito sulle labbra ricordando il dolce sapore del suo bacio... possibile che avessi sognato tutto quanto? Vagai con lo sguardo nella stanza ma lui non c’era, ai piedi del letto era appeso il mantello azzurro che mi aveva messo sulle spalle la sera prima... Quindi non avevo sognato!!
Il sorriso mi tornò sulle labbra, decisi che gli avrei fatto una sorpresa, quando sarebbe arrivato mi avrebbe trovata alzata e pronta per uscire da quella gabbia dorata.
Andai verso la cassettiera sulla quale era posizionato un grande specchio di legno intarsiato con applicazioni in argento. 
Erano giorni che non mi guardavo, chissà come ero ridotta dopo tutto quel tempo passato nel deserto. Non avevo mai tenuto particolarmente al mio aspetto quindi non osavo immaginare come ero ridotta.
Mi avvicinai titubante allo specchio e nella persona che mi sorrideva stentai a riconoscermi... ero così diversa dall’ultima volta che mi ero guardata! Il mio viso sempre pallido e teso aveva assunto una leggera sfumatura dorata che lo faceva risplendere, i miei occhi scuri erano illuminati da una nuova luce, e sapevo chi dovevo ringraziare per questo. Tutti quei giorni di digiuno forzato mi avevano tolto di dosso quei chili in più che per anni non ero riuscita a perdere. I capelli castani avevano delle sfumature dorate dovute alla lunga esposizione al sole anche se erano tutti arruffati.
Mi sarei occupata per prima cosa di quest'ultimi... Vicino alla cassettiera era appoggiata una brocca colma d’acqua ed una ciotola dove qualcuno aveva sparso dei petali di rosa. 
Versai l’acqua nella ciotola e mi lavai i capelli, dopodiché li pettinai a lungo finché non riuscii a sciogliere tutti i nodi, poi girai per la stanza cercando qualche indumento da indossare.
Sul lato opposto della stanza c’era un grande baule, lo aprii e dentro vi trovai degli splendidi indumenti degni di una principessa araba... tirai fuori un paio di pantaloni ampi azzurri, e un top blu scuro tutto ricamato con fili argentei, era un abbigliamento un po’ azzardato per una passeggiata nel deserto ma era il più semplice tra quelli contenuti nella grande cassa. Mi vestii e dopo un po', non sapendo più che cosa fare, decisi di uscire a cercarlo.
Quando uscii all'esterno, mi accorsi che era ancora notte, solo un debole bagliore ad est faceva intendere che l’alba era alle porte. La sabbia non era più tiepida ma freddissima, tornai dentro, mi misi ai piedi un paio di babbucce di pelle ed il mantello azzurro sulle spalle. 
Fuori non c’era anima viva ma mi incamminai verso est, andando incontro al sole nascente.
Quando mi trovai ad una certa distanza dal campo mi sedetti sulla sabbia ad aspettare il sorgere del sole. Con le dita disegnavo sulla sabbia, ipnotizzata dallo scorrere della polvere impalpabile tra le mie dita. Ad un certo punto, nell’oscurità, scorsi due piccoli punti  gialli fissi su di me, qualcosa  mi stava  osservando, il mio corpo fu scosso da un brivido di paura. 
Che tipo di animali potevano sopravvivere in quella landa desolata? non avevo alcuna intenzione di scoprirlo a mie spese. Avrei voluto alzarmi e correre via ma le mie membra erano paralizzate per la paura.

Nessun commento: