domenica 13 marzo 2011

capitolo 14 preparativi

Rimasi per un attimo a bocca aperta scorgendolo, se non fosse stato per la pelle chiara ed i capelli con quella sfumatura bronzea avrei pensato che davanti a me ci fosse Anuar, cercai di riprendermi da quella visione inaspettata e gli risposi.
ciao Robert, non ti avevo visto... questo posto è magnifico! È questo che avevi in mente di regalarle?”
sì... volevo regalarle un posto dove poter stare insieme lontano dal trambusto della città, pensi che possa piacerle?”
piacerle? Sono sicura che l’adorerà!” 
“vieni... ti faccio vedere l’interno” e mi fece strada.
La casa era una perfetta fusione tra elementi moderni ed antichi, il piano terra era costituito da un grande open space suddiviso abilmente da elementi d’arredo, aveva la cucina in muratura con i fornelli in un’isola al centro della stanza e una grande cappa di legno che la sovrastava. Dal grande salone partiva una scala in sasso che portava al piano superiore dove si trovavano le stanze da letto coi bagni privati che per le dimensioni e il contenuto sembravano  centri benessere, era veramente un sogno quella tenuta ed ero sicura che a Francies sarebbe piaciuta moltissimo anche se sapevo benissimo che non aveva bisogno di niente di tutto ciò... l’unica cosa di cui aveva bisogno per la sua felicità era lui. Per un attimo provai una punta di invidia.
vorrei fare qui la festa di Natale ma non sono bravo ad organizzare questo genere di cose... mi aiuteresti?”
si certamente... ma come riuscirai a portarla sino a qui? Lei è convinta di dare la festa nel vostro appartamento!”
semplice.... la rapisco!”
tu sei pazzo!” dissi ridendo.
Presi tutti gli accordi con Rob per la festa e poi tornai a casa accompagnata dal suo autista, tra le mani stringevo le chiavi della casa, mancavano due giorni alla vigilia di Natale e dovevo mettermi in moto per organizzare la festa, presi la rubrica del telefono e iniziai a comporre i numeri.
Finalmente avevo l’occasione di fare qualcosa per Francies e questo mi rendeva felice.

Nei due giorni precedenti la vigilia non ebbi un attimo di tempo, volevo che tutto fosse perfetto.
Rob a suo modo rapì Francies, la portò con lui a Los Angeles per un reshot di alcune scene del suo ultimo film, Wather for elephant, ed io e Lizzy ci occupammo dell’organizzazione della festa nella nuova casa.
Lizzy prelevò tutti gli addobbi natalizi che Francies aveva già sparso in giro per casa e li portò nella tenuta, quando tutto fu pronto sembrava di stare in un sogno... forse ci eravamo fatte prendere un po’ troppo la mano, ma il risultato era incredibile, avevamo messo delle lucine lungo tutta la siepe che arrivava alla casa, davano su tutto l’esterno la sensazione di passeggiare in un sogno.
Il grande salone era illuminato dalla calda luce delle candele accese, lungo una delle grandi vetrate era stato sistemato un lungo tavolo ricoperto da una sontuosa tovaglia di broccato rosso dove sarebbero state disposte le varie portate del buffet.
Vicino al caminetto acceso c’era un enorme albero di Natale che arrivava a toccare le travi di legno del soffitto, sotto le sue fronde erano disposti pacchetti e pacchettini multicolori.
Quando ero venuta a visitare la casa con Rob avevo notato che mancava qualcosa, conoscendo l’amore di entrambi per la musica, di fronte all’albero avevo fatto posizionare il mio regalo di Natale, un pianoforte a coda nero avvolto in un enorme fiocco rosso dove, al posto dello spartito musicale, c’era la copia di Romeo e Giulietta che avevo acquistato a Portobello Road.
Rob mi aveva fatto recapitare i loro vestiti per la serata quel pomeriggio ed io li avevo sistemati in una delle camere. Tutto era a posto, diedi gli ultimi ragguagli all’impresa di catering e poi lasciai la casa, avevano bisogno di un po’ di privacy, sarei tornata tra un paio d’ore assieme agli altri invitati.

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