mercoledì 23 marzo 2011

capitolo 28 Anuar... Tra sogno e la realtà


Anuar
L'avevo voluta con ogni fibra del mio corpo sin dal primo momento in cui i miei occhi si erano posati nuovamente su di lei, l'unica cosa che mi aveva trattenuto era la paura di poter fare del male a quella piccola creatura che stava crescendo dentro il suo grembo, ma quando l'avevo sentita pregarmi con un filo di voce di fare l'amore con lei non ero riuscito a resisterle... consapevole che il mio bisogno in quel momento era grande quanto il suo. 
Erano passati mesi dall'ultima volta in cui eravamo stati insieme, avevamo riscoperto la passione che univa i nostri corpi  poco a poco e ci eravamo lasciati travolgere da essa come se non fosse esistito nient'altro al mondo che noi due. 
Ci addormentammo abbracciati sull'erba, incuranti del mondo attorno a noi, quando riaprii gli occhi lei era distesa al mio fianco che dormiva come un angelo, seguivo il ritmo del suo respiro, il lento sollevarsi ed abbassarsi del suo corpo... sembrava stare bene. Allungai una mano e seguii con le dita il profilo del suo viso facendo attenzione a non svegliarla... mi sembrava così fragile in quel momento. 
Ancora non riuscivo a credere a quello che era successo in quelle ultime ore... dopo mesi di ricerche finalmente, quando ormai avevo perso ogni speranza, l'avevo ritrovata ed aspettava un bambino... il nostro bambino! 
Ero al culmine della felicità... negli ultimi mesi avevo vissuto con il ricordo di quei pochi giorni indimenticabili trascorsi con lei nella mia tenda, e con il rimorso di averla fatta fuggire lontano da me, ma ora che l'avevo ritrovata non l'avrei lasciata mai più... avrei fatto tutto il possibile per renderla felice... sapevo ben poche cose di lei ma non mi importava, l'amavo,  il mio cuore le era appartenuto fin dal primo momento quando l'avevo trovata quasi priva di vita abbandonata su una duna. 
La sentii rabbrividire contro il mio corpo, un filo di brezza faceva danzare gli steli d'erba sui quali eravamo distesi, allungai la mano in cerca di qualcosa con cui coprirla, riuscii ad afferrare un lembo del mio mantello, lo tirai verso di me e glielo sistemai addosso. Un sorriso le illuminò il volto, doveva essere nel bel mezzo di un sogno... desiderai far parte di quel sogno che la rendeva così felice, le baciai la fronte, la pelle vellutata era fresca sotto le mie labbra... la strinsi un po' più vicina a me inebriandomi del suo profumo.
I suoi capelli di un caldo castano dorato risplendevano agli ultimi raggi del sole, sentii un lieve movimento, poi i suoi profondi occhi scuri si aprirono in un dolce sorriso ed il mio cuore accellerò i battiti.
Appoggiò la testa sul mio petto “ciao... allora non è stato solo un sogno... vero?”
Attirai il suo viso verso di me e la baciai delicatamente “no tesoro mio... non è stato un sogno!” le dissi sorridendo a mia volta. Restammo abbracciati a lungo, senza parlare, come a voler fissare quel momento nel tempo, godendo del contatto dei nostri corpi allacciati.
Anuar?”
il semplice suono del mio nome pronunciato dalle sue labbra mi riportò coi piedi per terra... qualcosa nel tono della sua voce era cambiato, sembrava che un velo di tristezza fosse calato fra di noi... La guardai intensamente cercando di capire che cosa poteva aver provocato quel cambiamento.
“perché mi hai allontanato da te cercando di farmi passare per pazza?”
Le sue parole furono come una frustata in pieno viso... rimasi a bocca aperta, non riuscivo a capire di  cosa mi stesse parlando. 
"che stai dicendo Aurora, io non ti ho mai allontanata da me... perché avrei dovuto farlo? Quando quella sera sono ritornato nella tenda tu non c'eri più...”
io... io non riesco a capire... se non sei stato tu a portarmi via dall'accampamento.. chi è stato? E perché?”
Era sconvolta e anch'io con lei. Avevo sempre pensato che fosse stata lei ad allontanarsi da me, ma quello che mi aveva detto cambiava le cose, qualcuno doveva essersi accorto della sua presenza e di quello che rappresentava per me e doveva aver escogitato un piano per dividerci. Non le dissi niente dei miei sospetti, la strinsi forte al mio petto e la cullai tra le braccia finché non la sentii distendersi e rilassarsi.
"è giunto il momento che io ti racconti qualcosa di me... avrei dovuto farlo già molto tempo fa... ti prego solo di non giudicarmi un pazzo per quello che ti dirò"

 

 L'ULTIMO FARAONE

molto tempo fa il faraone Akhenaton si allontanò da Tebe per costruire una nuova capitale in una conca nel deserto, la chiamò Akhetaten e promosse un nuovo culto... il culto di Aton. Al contrario dei suoi predecessori non si occupò minimamente di proteggere i confini territoriali del suo paese, tutto preso dalla nuova religione.
 Nel paese iniziò a regnare il malcontento ed i regni vicini vedendo che il Faraone era diventato un debole si ripresero ben presto i territori conquistati con gran fatica dal padre Amenophi III. 
Quando il faraone morì gli successe al trono il giovanissimo Tutankhamon affiancato dalla moglie Smenkhkara (figlia di Akhenaton e Nefertiti), Tutankhamon riportò la capitale a Tebe e riprese il culto di Amon sperando così di riuscire a riconquistare la fiducia del suo popolo ma il suo regno durò molto poco, all'età di 19 anni il giovane re morì assassinato lasciando da sola la moglie.
La giovane principessa scrisse ad uno dei Re dei paesi confinanti con l'Egitto, un tempo alleato del padre, implorandolo di mandargli uno dei suoi figli per poterlo sposare e porlo sul trono. Ma la lettera non arrivò mai a destinazione, fu intercettata da uno dei servitori del gran sacerdote Ay, il quale vedeva nella giovane fanciulla un modo per poter salire sul trono egli stesso.
Quello che nessuno sapeva era che la giovane regina portava in grembo il successore al trono, quando vide che il tempo per la mummificazione stava per finire, fuggì dal palazzo di Tebe aiutata da alcuni servitori che le erano rimasti fedeli, tornò ad Akhetaten, riunì i dignitari che erano stati fedeli al padre e decise di partire alla ricerca di un luogo sicuro dove far crescere il suo bambino per poi un giorno poter ritornare a rivendicare quel trono che gli apparteneva di diritto.
Fece portare via dalla valle anche il sarcofago ed il tesoro con il quale era stato seppellito il padre certa che altrimenti tutto sarebbe andato distrutto ed iniziò il suo esodo.
Vagarono per molto tempo tra le aride sabbie del deserto, ed alla fine arrivarono alla montagna di cristallo, un piccolo vulcano tra il deserto bianco e quello nero, lì la regina decise di fermarsi e di ricostrure la sua casa e una nuova tomba per Akhenaton dove nessuno avrebbe potuto trovarla.
Il tempo è passato, vari faraoni si sono succeduti nel nostro piccolo regno nel bel mezzo del deserto... nessuno è mai tornato a rivendicare il suo posto a Tebe, abbiamo sempre regnato su questo pezzo di terra arido e privo di vita... proteggendo il segreto della giovane regina”
Quel tatuaggio che tu hai visto quella notte è il simbolo della regalità, viene posto sopra al cuore alla nascita di un nuovo principe. Alla morte di mio padre io sarò il nuovo Re.”
Mi soffermai ad osservarla, sapevo che quello che le avevo appena raccontato poteva essere assurdo ai suoi occhi, “a che cosa stai pensando Aurora?”
perché non mi hai raccontato tutto questo quella mattina?”
non potevo Aurora, a dire il vero non avrei dovuto raccontarti nulla neanche adesso ma non posso rischiare di perderti un altra volta, non mi importa se così facendo attirerò su di me le ire di mio padre e del grande sacerdote... io... io ti amo Aurora... penso di averlo saputo fin dal primo momento in cui i tuoi occhi hanno incontrato i miei, sono stato uno stupido...”
Ancora una volta mi posò il suo dito sulle labbra zittendomi, vidi lacrime di felicità solcarle le guance.
shhhh... non dire altro... anch'io ti amo e solo questo conta per me!!!”
Infilò le sue dita tra i miei capelli attirandomi verso di sé, assaporai il dolce sapore della sua bocca sulla mia in un bacio appassionato, dolce, infinito come il sentimento che provavo per lei.

1 commento:

dany ha detto...

.....finalmente!!!!! aspettavo l'aggiornamento.........bellissimo ed ora chi sarà mai la persona che trama contro di loro? ....