sabato 12 marzo 2011

capitolo 11 Zio Arcibald

Aveva appena smesso di piovere, l'aria  satura dell'odore di terra bagnata entrava dal finestrino leggermente abbassato scompigliandomi i capelli. 
La campagna inglese risplendeva sotto i raggi di un timido sole che faceva capolino tra le nubi grige che correvano veloci nel cielo, in lontananza riuscii a scorgere un piccolo arcobaleno, lo spettacolo della natura riusciva sempre ad affascinarmi! anche Francies di solito molto loquace, guardava assorta il paesaggio che ci circondava,  chissà a cosa stava pensando!
Non trovammo traffico lungo la strada di solito nel week end le persone lasciavano la grande città dirette in campagna, ma per fortuna eravamo partite presto e arrivammo puntuali all’ora del thé.
La casa del professore, situata qualche miglia fuori dalla città di Oxford, in mezzo alla campagna, sembrava uscita da una cartolina. Un piccolo cottage su due piani costruito in pietra e travi di legno con una pianta di edera rampicante che ricopriva quasi tutta la facciata... il tutto circondato da un meraviglioso giardino dove le rose regnavano sovrane, era la casa più bella che avessi mai visto. Rimasi a guardarla a bocca aperta.
anche a me è sempre piaciuta moltissimo, quando ero bambina mi piaceva credere che fosse un castello incantato, venivo spesso qui durante l'estate, ho sempre adorato mio zio Archie e le sue storie meravigliose!” disse Fancies riportandomi coi piedi per terra.
sì è proprio bellissima, ho sempre sognato una casa come questa” “vieni, entriamo, non è carino farci aspettare!” 
Bussammo alla porta e dopo pochi secondi venne ad aprirci una signora di mezza età vestita in modo austero, che scoprii essere la governante.
"Buon pomeriggio signorine... il dottor Connery vi sta aspettando nella biblioteca... entrate prego!" e ci indicò una porta alla fine di un lungo corridoio. 
L’interno della casa era ancora più splendido, se poteva essere possibile... chi l’aveva arredata aveva un gusto particolarmente ricercato, niente era lasciato al caso avrei passato ore a visitare quelle stanze se ne avessi avuto il tempo, ma lo zio di Francies ci stava aspettando nella biblioteca. 
Quando ci sentì entrare sollevò la testa dal libro su cui stava studiando e lo richiuse. Era un signore con i capelli e la barba bianchi ed una pancia che mi parve enorme, mi sembrò di avere di fronte l’immagine di un Babbo Natale delle cartoline d’auguri.
buonasera ragazze... vieni a darmi un bacio Fran, sono secoli che non vieni a trovarmi, ma ti capisco, che ci dovrebbe fare una bella ragazza come te con un vecchio rincitrullito come me?” disse sorridendo “ e questa è la tua amica?”
ciao zio Archy, non sei affatto rincitrullito, vorrei arrivare io alla tua età come te!” e lo baciò sulla fronte. “zio, questa è la mia amica Aurora, avete un sacco di cose in comune... vero Aurora?”
buonasera Signor Cullen, sono molto felice di conoscerla, Francies mi ha parlato molte volte di lei”.
buonasera Aurora, ma chiamami pure Arcibald o meglio ancora Archy, Signor Cullen mi fa sentire tremendamente vecchio!” e si mise a ridere.
Il suo sorriso era contagioso, dopo pochi minuti mi sentii perfettamente a mio agio, bevemmo il thè rallegrati dai suoi aneddoti,  riuscii a capire da chi Francies avesse imparato a raccontare le sue meravigliose storie.
allora, ragazze, cosa vi ha spinto a fare tutta questa strada per parlare con questo vecchio brontolone?”
mi feci coraggio e gli raccontai la storia di Anuar e del suo tatuaggio sul cuore.
mmh... vediamo... SA-RA... figlio di Ra o figlio della luce, era uno dei tanti appellativi che venivano dati ai Faraoni, ma questo già lo sai, che cos’altro volevi sapere di preciso?”
volevo sapere se avesse un significato particolare quel tatuaggio proprio sul cuore, e il perché di quella reazione da parte di Anuar”
a quest’ultima cosa non sta a me risponderti, figlia mia!” mi disse sorridendomi. “Per quanto riguarda la posizione ti posso dire che c’è una teoria, non molto accreditata visto che non ne abbiamo mai avuto un riscontro effettivo, che sostiene la possibilità che il cartiglio SA-RA venisse impresso proprio sopra il cuore dei neonati eredi al trono d’Egitto per stabilire la loro legittimità a quel ruolo, ma non penso che sia il caso del tuo amico”
WoW un Faraone... hai trovato un bel Faraone!” disse Francies sorridendomi e strizzandomi l’occhio.
Le sorrisi di rimando ma non avevo più nessuna voglia di ridere, quindi avevano tutti ragione, era stato tutto un sogno frutto dell’insolazione e della mia ossessione per la storia egizia.
Francies sembrò capire ancora una volta il mio malessere e cercò di aiutarmi. 
Zio non è che ci sono tribù nel deserto che... non so... magari usano ancora i vecchi simboli geroglifici per una qualche ragione a noi ignota?”
non che io sappia... non ho mai riscontrato una cosa del genere nei miei viaggi, forse dovreste parlare con un antropologo, se volete vi posso dare qualche nome”
No grazie Signor Culle... Archy.. ma non è necessario, credo che sia giunta l’ora di tornare coi piedi per terra”
Ok, grazie zio Archy, ora è meglio che torniamo a casa, si sta facendo tardi!!”
Grazie di tutto, Archy” e gli strinsi la mano.
grazie a voi della splendida compagnia, mi spiace solo di non esservi stato d’aiuto, quando volete tornare a trovarmi la mia porta è sempre aperta per voi.. arrivederci ragazze”
Risalimmo in macchina,  ma non c’era più l’atmosfera colma di speranza  dell’andata, io continuavo a guardare fuori dal finestrino cercando di scacciare i fantasmi che assalivano la mia mente, mentre Francies sembrava persa nei suoi pensieri. 
Aurora, non so come potrai prenderla ma non posso più vederti in questo stato. Devi cercare di andare avanti con la tua vita, e lo devi fare il prima possibile, non puoi continuare a chiuderti in te stessa!” disse tutto ad un tratto costringendomi a tornare alla realtà.
Lo so Fra, devo rassegnarmi, comunque ci avevo già pensato, questa mattina ho telefonato al mio capo, lunedì tornerò al lavoro”.
Brava... così ti voglio! Ti farà bene tornare alla tua vita normale, ti aiuterà a dimenticare e poi... nella vita non si può mai sapere quello che ci aspetta dietro l’angolo... si chiude una porta...”
... e si apre un portone... conosco la tua teoria, grazie Fra... di tutto!”
Aveva ragione, non potevo continuare a struggermi per una persona che forse non era reale, dovevo cercare di andare avanti, anche se ogni volta che chiudevo gli occhi lui era lì più bello che mai!!!

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