mercoledì 1 febbraio 2012

Capitolo 75 - Epilogo

Aurora


Nonostante fossero già passate alcune settimane dal parto, capitava ancora che mi svegliassi agitata nel cuore della notte, quando ancora tutto era avvolto nel buio, con la paura di aver solo sognato... allora col cuore in gola allungavo la mano tra le lenzuola in cerca della mia ancora di salvezza ed Anuar era lì, disteso accanto a me, che dormiva tranquillo... il caldo e rassicurante miracolo della sua pelle ambrata era tutto quello che mi serviva per sapere che non avevo sognato, che finalmente la vita aveva deciso di sorridermi.
Come ogni notte entrai nella stanza di Luce per la sua poppata, dalla strada sottostante, di giorno sempre affollata, non proveniva alcun movimento, tutto era ancora avvolto dall'oscurità, solo il debole bagliore dei lampioni disegnava fasci di luce sul selciato avvolto dalla nebbia dando alla città l'aspetto di tempi ormai passati... mentre ad est le prime luci di una nuova alba tingevano i tetti di rosa... quello era il momento della giornata che preferivo.

Abbassai gli occhi, Luce che sino a pochi istanti prima stava succhiando avidamente dal mio seno, ora dormiva tranquillamente nel caldo rifugio delle mie braccia... Accarezzai delicatamente l'ovale perfetto di quel viso... non riuscivo a credere che quel piccolo angelo fosse reale, che fossi stata io l’artefice di quella creatura così perfettamente meravigliosa. Avrei dovuto adagiarla nella culla e tornare a letto dove avevo lasciato Anuar ancora addormentato, ma era così difficile staccarsi da lei... adoravo tenerla tra le braccia, osservare il sereno alzarsi ed abbassarsi del piccolo torace al ritmo del suo respiro... sentire il profumo della sua pelle, quel misto di latte e di innocenza che solo i bambini possiedono.
Tutte le paure degli ultimi mesi ed il dolore del parto erano state cancellate dalla mia mente nel momento stesso in cui Anuar aveva messo tra le mie braccia per la prima volta quel tenero angioletto, che aveva cambiato radicalmente la mia vita fin dal primo momento... lei mi aveva dato la forza di continuare a vivere anche quando sembrava che tutto il mondo stesse per crollarmi addosso, ed ora dopo tanti mesi di attesa riposava tranquilla tra le mie braccia... come poteva un essere così piccolo ed indifeso donare tanta felicità a chi le stava attorno?
Ero talmente immersa nei ricordi di quel giorno tanto speciale che non sentii arrivare Anuar, giunse al mio fianco con passo leggero come un fantasma nella notte e posò un bacio sulla mia fronte facendomi sobbalzare.

buongiorno tesoro, non volevo spaventarti... mi sono svegliato ed il letto era vuoto... per un po' ti ho aspettata, poi non vedendoti arrivare sono venuto a cercarti... sapevo che ti avrei trovata qui... va tutto bene?”
sì... va tutto bene, mi ero solo persa nei ricordi...”
dall'aspetto che avevi dovevano essere bei ricordi... mi sei mancata, sai che non riesco a stare lontano da te per troppo tempo..”
lo stesso vale per me, ma... la verità è che non riesco a staccarmi da nostra figlia... ha lo stesso fascino del suo papà... sei qui da molto?”
Abbastanza da assistere a questo splendido spettacolo!”
hai ragione, quest'alba è talmente bella...”
io non stavo parlando dell'alba... per me vedere una madre che allatta il suo bambino è uno spettacolo che non ha eguali... specie quando si tratta delle due persone che amo di più al mondo... "
"ti amo tanto Anuar..."
"lo so tesoro mio... come sta oggi il nostro angioletto?”
l'angioletto sta bene... ha mangiato come un porcellino ed ora riposa tranquilla”
posso?”
certo, ma stai attento a non svegliarla, si è appena addormentata”
diventa ogni giorno più bella... proprio come la sua mamma”
Prese delicatamente la piccola tra le braccia e la adagiò nella culla posandole un bacio sulla fronte, poi si inginocchiò ai piedi della sedia sulla quale ero seduta e prese le mie mani tra le sue guardandomi intensamente negli occhi... nel silenzio che ci avvolgeva, potei sentire distintamente i battiti del mio cuore che si librava in volo.
Aurora...”
Sì?” risposi con un filo di voce.
è da quando sono arrivato a Londra che aspetto l'occasione giusta per parlare con te... ma nelle ultime settimane sono successe così tante cose ed abbiamo avuto così poco tempo per noi che non ho mai trovato il momento giusto per farlo... ma ora... non posso più aspettare”
che c'è Anuar, ti prego, non farmi stare sulle spine”
tu sei la donna della mia vita, l'ho sempre saputo... credo di averlo capito nel momento stesso in cui ti ho visto quel giorno nel deserto ed anche se il destino ci ha sottoposto a prove difficili, siamo riusciti a superarle, ti amo Aurora, ti ho sempre amata, ed ora più che mai...”
Sentii qualcosa di freddo posarsi sul palmo della mia mano, quando abbassai gli occhi vidi l'anello di fidanzamento che avevo lanciato tra le lenzuola la fatidica notte in cui ero scappata da Luxor e da lui.... i primi raggi di sole  che filtravano dalla finestra lo colpirono sprigionando fasci di mille colori che disegnarono di centinaia di arcobaleni nella stanza.
quest'anello non avrebbe mai dovuto lasciare la tua mano... Aurora... non avrei mai dovuto permettere che tu ti allontanassi da me, non saprei più vivere senza di te, quindi...che ne diresti di sposarmi e dividere la tua vita con me?”
Silenziose lacrime di felicità rigarono le mie guance mentre mi lanciavo su di lui baciandolo fino a rimanere senza respiro, incapace di proferire alcuna parola.

devo considerarlo un sì?” mi chiese mentre le sue labbra si curvavano in uno di quei sorrisi disarmanti a cui non avevo mai saputo resistere.
si... si... si, te lo urlerei se così facendo non rischiassi di svegliare Luce... ti amo da impazzire Anuar e non vedo l'ora di diventare tua moglie”
Restammo a lungo abbracciati di fronte a quella finestra accarezzandoci e baciandoci dolcemente mentre la città lentamente si risvegliava tutto attorno a noi... stretta nel caldo abbraccio di Anuar guardai il sole sorgere all'orizzonte, e all'improvviso ricordai una frase che alcuni giorni prima avevo udito in un film.

<<nella vita incontri migliaia di persone e nessuna ti colpisce veramente, poi un giorno incontri una persona e la tua vita cambia per sempre>>.
Quelle parole mi avevano colpito sin dal primo momento in cui le avevo udite, ma in quel momento mi parvero più vere che mai. 
Per anni ero vissuta in una metropoli circondata da migliaia di persone, estranei per lo più, ma proprio quando la vita mi aveva messo a dura prova il destino aveva posto sul mio cammino le persone giuste... quelle stesse persone che avrebbero cambiato per sempre la mia vita. 
Prima era arrivata Francies... in lei più che un'amica avevo trovato la sorella che non avevo mai avuto  e poi, quando ormai pensavo di essere spacciata avevo incontrato Anuar, l'uomo dei miei sogni... l'uomo che avevo cercato per l'intera esistenza, era lì accanto a me, pronto a proteggermi e confortarmi come solo lui sapeva fare, avevo sempre pensato  di essere una persona sfortunata, ma bastava che girassi lo sguardo in quella stanza per capire quanto invece mi fossi sbagliata... tutto quello che avevo sempre desiderato era racchiuso in quelle quattro mura e per la prima volta mi sentivo veramente felice.