mercoledì 16 marzo 2011

capitolo 19 Preparativi di viaggio

I giorni dopo Natale passarono in fretta, sembravo una trottola impazzita tra visite mediche e acquisti vari.
Francies venne con me quando andai a fare la prima ecografia, e quando su quel piccolo schermo il dottore ci indicò quel minuscolo puntino che nel giro di pochi mesi si sarebbe trasformato in un piccolo essere vivente, la commozione era tale che ci ritrovammo a piangere abbracciate come due bambine.
che ne dici di andare a spendere un po’ di soldi in un negozio per neonati?” mi disse quando finalmente tornammo in noi.
mi hai letto nel pensiero.. ma non sappiamo neanche se sarà maschio o femmina”le dissi sorridendo.
bianco... il bianco va su tutto... sono sicura che qualcosa troveremo!” 
Due pazze scatenate in libertà dovevamo sembrare agli occhi di chi ci osservava, correvamo da un reparto all’altro del grande magazzino riempiendo un carrello sino all’orlo di cose assolutamente inutili, quando arrivammo nei pressi della cassa ci guardammo in faccia e scoppiammo a ridere.
forse è meglio rimettere qualcosa a posto o dovrò fare un mutuo per pagare tutto nonché ingaggiare una ditta di traslochi per il viaggio!”
hai ragione... vorrei tanto che non dovessi partire!” 
“lo so Francies ma devo ritrovarlo, ha il diritto di sapere del nostro bambino”, all’improvviso diventai triste, mi tornò alla mente quell’ultima notte con lui ed il successivo risveglio. “anche se ho paura di scoprire che non mi vuole più!”
“ma che ti prende adesso... cosa sono questi discorsi?” 
“se non è così perché mi ha portata in quell’ospedale e ha fatto in modo che credessi di aver sognato tutto?”
 “sono sicura che c’è una spiegazione e non è quello che stai pensando tu in questo momento, sono i tuoi ormoni che ti stanno facendo dei brutti scherzi... dai rimettiamo a posto un po’ di queste cose!” 
Forse Francies aveva ragione, decisi che ci avrei pensato quando sarebbe stato il momento, rimisi a posto un po’ di cose inutili, tenni solo lo stretto indispensabile... o quasi!!!
Comprai qualche abito premaman per me e poi uscii dal negozio... nonostante tutto avevo tre enormi borse... come avrei potuto far stare tutto nella valigia?
Far stare tutto nella valigia era un'impresa titanica ma sapevo di non poter portare troppe cose con me, il viaggio in cui mi stavo avventurando non aveva bisogno di abiti pretenziosi ma di cose comode e pratiche, quindi infilai nella grande sacca gli abiti che avevo comprato con Francies, qualche pantaloncino che si sarebbe potuto adattare ai cambiamenti che stavano avvenedo nel mio corpo e magliette abbastanza ampie e fresche. 
Lasciai a casa tutte le cose che avevo preso per il bambino, in fondo mancavano ancora sei mesi alla sua nascita ed era inutile sobbarcarsi anche quel peso, se ne avessi avuto bisogno avrei telefonato a Francies pregandola di spedirmele.
 Il giorno della partenza era arrivato, ero stanchissima, quella notte non ero riuscita a chiudere occhio o quasi, succedeva sempre così, ogni qualvolta dovevo affrontare un viaggio... avevo ricontrollato il contenuto della valigia un milione di volte, fa e disfa... finchè sfinita non mi ero sdraiata sul divano e mi ero addormentata... stavo finalmente riposando quando il suono della sveglia mi aveva annunciato che era arrivata l'ora di alzarsi.
Corsi sotto il getto caldo della doccia, mi massaggiai a lungo con la spugna tentando di alleviare la tensione che avvertivo nel mio corpo al solo pensiero di affrontare quel viaggio... mi preparai con cura, controllai ancora una volta i miei documenti e poi mi sedetti sul divano in attesa dello squillo del campanello, sempre più agitata.
Finalmente sentii il trillo famigliare del campanello, andai ad aprire.
"tesoro che hai combinato?sembri stanca!  non dirmi che come al solito ti sei fatta prendere dall'ansia"
Sollevai le spalle in segno di resa e le sorrisi "mi conosci troppo bene!"
"lo sapevo... sei sempre la solita!... vieni Rob ci sta aspettando" presi il bagaglio, infilai il giaccone e richiusi la porta dietro di me senza voltarmi indietro... stavo andando incontro al mio destino!

Francies e Rob mi accompagnarono in aeroporto, Rob mi salutò in macchina augurandomi buona fortuna, sarebbe stato impossibile per lui fare altrimenti, Francies, invece, mi accompagnò sino al check-in aiutandomi con il bagaglio.
Quanto avrei voluto che venisse anche lei, sapevo che se solo glielo avessi chiesto avrebbe lasciato tutto e sarebbe venuta con me, ma aveva la sua vita e non sarebbe stato giusto da parte mia chiederglielo.
Quando chiamarono il mio aereo per l’imbarco l’abbracciai stretta e la salutai promettendogli di darle mie notizie al più presto.
ti voglio bene, tesoro... abbi cura di te!” mi disse tra le lacrime.
ci rivedremo presto... abbraccia Rob da parte mia... anch’io ti voglio tanto bene!” le dissi cercando di trattenere i singhiozzi e corsi via sapendo che non sarei riuscita a trattenermi ancora per molto.
Mi accomodai sul sedile, quando l’aereo decollò, osservai il profilo della città allontanarsi sotto di me poi chiusi gli occhi e mi persi nei miei pensieri finché non mi addormentai.
Non so per quanto tempo dormii, fui svegliata dalla voce della hostess che attraverso il microfono avvertiva dell’imminente atterraggio all’aeroporto del Cairo.

5 commenti:

dany ha detto...

quindi.... partenza!!!!!!........ma volevo leggere di piùùùùù! scherzi a parte resisterò ...questa storia è troppo bella e mi è entrata nel sangue

Baby Cullen ha detto...

grazie!!! se riesco prima di sera ne posto un altro!!!!!

dany ha detto...

sarebbe strepitoso! :)

Andrè ha detto...

dai cinderella ti prego posta ancora......

Eva ha detto...

Questo racconto è pura magia sister!!! Bravissima!!