lunedì 14 marzo 2011

capitolo 16 Vertigini

Aurora...
Tirai fuori il cellulare dalla borsa per chiamare un taxi... troppo tardi!... avevo perso troppo tempo e l’auto di Rob stava entrando nel vialetto d’accesso, quel momento avrebbe dovuto essere solo loro ma purtroppo avevo calcolato male i tempi. 
Non potendo far altro controllai ancora una volta che tutto fosse perfetto, poi uscii ad attenderli fuori dal portone, era un onore per me dividere quel momento con loro due, speravo solo di non rovinare tutto, ultimamente non riuscivo a trattenere le lacrime davanti ad una scena romantica, infatti già le sentivo premere dietro le ciglia.
Asciugai la lacrima che mi era scesa sulla guancia e mi stampai un bel sorriso sulle labbra, erano arrivati.
Rob uscì dall’auto e andò ad aprire la porta a Francies.
Lei uscì e mi guardò con aria interrogativa.
ben arrivati signori... è andato bene il viaggio?” dissi sorridendo interpretando il ruolo del maggiordomo.
ciao Aurora... che ci fai qui, cos’è questo posto?” 
Rob mi strizzò l’occhio e poi si rivolse a Francies “questo è il mio regalo di Natale per te, Aurora mi ha aiutato ad incartarlo … spero ti piaccia!” 
Guardai verso Francies, per la prima volta da quando la conoscevo rimase senza parole. Vidi una lacrima di felicità rigarle il viso poi abbracciò Rob e lo baciò con passione.
Io mi rifugiai in casa lasciandoli soli, era un loro momento.
Francies era riuscita a realizzare il suo sogno, chissà se un giorno sarei mai riuscita a realizzare il mio.
Salii la grande scala che dal grande soggiorno portava al primo piano e mi diressi verso la camera che Rob aveva detto di tenere per me stessa, ero esausta.
Mi accasciai letteralmente sul letto ma appena  toccai le lenzuola fui assalita da un conato di vomito e dovetti precipitarmi in bagno... erano giorni che quell'assurda influenza non mi dava tregua e molto probabilmente il fare avanti e indietro fuori e dentro casa non mi aveva aiutata... mi ero presa una bella congestione, possibile che la sfortuna continuasse a perseguitarmi, non volevo rovinare la festa di Francies.
Tornai verso il letto sorreggendomi ai mobili mentre vedevo la stanza ondeggiare attorno a me... Mi distesi sul grande letto cercando di alleviare il mio malore col sonno, magari se fossi riuscita a riposare per qualche ora poi sarei stata meglio, di solito funzionava...  

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