domenica 3 aprile 2011

capitolo 34 Progetti

Anuar

 L'avevo lasciata parlare, senza mai interromperla, non avrei mai immaginato che avesse sofferto così tanto nella sua giovane vita, ma invece di rimanerne annientata come sarebbe successo alla maggior parte delle persone lei aveva reagito, aveva scelto di vivere ed era diventa quella magnifica donna che avevo tra le mie braccia... il destino l'aveva sottoposta a delle prove atroci, durante il suo racconto ero stato attento ad ogni sua espressione ed avevo colto tutta la sofferenza che nonostante il passare degli anni gli procurava mettermi a parte della sua storia.
Ringraziai mentalmente la sua amica per esserle stata vicina in tutti quegli anni e soprattutto per non averle lasciato commettere delle sciocchezze quando era tornata a casa, avevo capito dalle sue parole che se non fosse stato per lei probabilmente ora non sarebbe stata qui con me.
La avvolsi tra le mie braccia e la strinsi a me facendole sentire tutto il calore del mio amore per lei... respirai a fondo il profumo dei suoi capelli mentre con le mani le scostavo le ciocche ribelli che continuavano a ricaderle sugli occhi.
“vorrei tanto poter conoscere questa tua amica, dalle tue parole penso che sia una persona stupenda! E poi penso di doverla ringraziare personalmente per non aver permesso che tu rinunciassi a me” le bisbigliai all'orecchio.
“anch'io non vedo l'ora che voi due vi conosciate, sono sicura che andrete d'accordo, comunque non avrei mai e poi mai rinunciato a te, qualcosa dentro di me mi diceva che i miei non erano stati solo sogni, Francies mi ha aiutato a credere in me stessa... nemmeno un sogno poteva essere così speciale come i momenti vissuti con te!“
Le presi il viso tra le mani, la guardai nei suoi splendidi occhi color cioccolato e poi la baciai dolcemente sulle labbra assaporando il profumo del suo respiro... staccarmi da lei fu un vero atto di forza che feci nei confronti di me stesso. Continuai a tenerla stretta contro il mio petto passando le mie dita sui suoi capelli.
“Anuar?”
“si?” le dissi mentre continuavo a giocare coi suoi capelli.
“tu hai dei fratelli?”
“ a dirti la verità ho un fratellastro, nato dal matrimonio di mio padre con una sua concubina ma non siamo mai stati molto uniti, e poi ho Karim... siamo praticamente cresciuti insieme e proprio come la tua amica è un vero fratello per me ”
“quando mi è apparso davanti nell'oasi e poi mi ha caricata sulla sua spalla come un sacco ho avuto veramente paura, pensavo che volesse uccidermi, ma poi quando l'ho conosciuto ho capito che è una bella persona”
“sì Karim può dare quell'impressione ma ti assicuro che non farebbe male ad una mosca, è il migliore amico che si possa avere, anche se deve rivedere i suoi modi... ora però devi riposare, sei ancora molto debole ed il dottore si è raccomandato di non farti stancare”
“ma io non ho nessuna voglia di riposare, sto bene..”
“non ammetto repliche... devi dormire, e ti prometto che resterò qui vicino a te, quando ti sveglierai io sarò qui”
Quelle parole parvero rasserenarla, la aiutai ad adagiarsi sul cuscino, le rimboccai le coperte, e posai un lieve bacio sulla fronte, la sua pelle dopo giorni era finalmente fresca.
Aspettai che si fosse addormentata, e poi uscii dalla stanza per andare a cercare Karim, sapevo che si trovava nelle vicinanze. Lo trovai nel corridoio insieme ad Hamed, stavano comodamente seduti su dei cuscini a fumare il narghilèe.



Quando mi videro arrivare si alzarono di scatto.
"Anuar... tutto bene? come sta Aurora?" mi chiesero quasi all'unisono.
"Tutto bene ragazzi, state tranquilli..." cercai di tranquillizzarli. "Karim veramente stavo cercando te, avrei un favore da chiederti..."
"Dimmi Anuar, sai che puoi chiedermi tutto ciò che vuoi"
"grazie fratello!... devo scoprire chi ha allontanato Aurora dalla tenda nel deserto qualche mese fa, io in questo momento non posso muovermi, non voglio lasciarla sola, secondo me è stato qualcuno dei nostri Karim e voglio sapere perchè e come hanno fatto a scoprire la sua presenza al campo... torneresti a casa per me a fare qualche indagine in proposito?"
"certo... parto subito!"
"aspetta un momento Karim... tra qualche giorno il dottore dovrebbe dimettere Aurora, e sicuramente al tuo ritorno non ci troverai più qui..."
"dove la vuoi portare?" mi chiese preoccupato.
"pensavo di andare a Luxor e per questo avrò bisogno di te Hamed, ti senti di darci ancora una volta il tuo aiuto?"
"certamente, cosa volete che faccia?"
"prima di tutto parlami come ad un amico" gli dissi sorridendo, mi sentivo a disagio che un ragazzo di qualche anno più giovane di me mi desse del lei " e poi volevo sapere se potresti affittare una casa per noi e poi accompagnarci fin là quando sarà il momento?"
"certamente... prenoto a nome della signorina tramite la mia agenzia così sarà più facile..."
 "bravo, buona idea... e poi così non potranno risalire a me, non voglio che mio padre scopra dove mi trovo, appena Aurora starà bene tornerò a casa e gli spiegherò tutto ma sino a quel momento non voglio che sappia nulla della nostra storia e soprattutto del bambino.. grazie ragazzi.. di tutto... non so cosa avrei fatto senza di voi... ora devo ritornare da lei, non vorrei che si svegliasse"





1 commento:

Anonimo ha detto...

Bellissimo!! Evvai si parte per Luxor!!!