giovedì 14 aprile 2011

capitolo 37 Un caldo risveglio

Alcuni degli ospiti dell'hotel si intrattennero sulla terrazza dove i camerieri avevano spostato i tavoli per far posto ad una esibizione di danza del ventre, ma io mi sentivo veramente esausta dopo la lunga giornata, quindi salutai Hamed e mi diressi alla camera seguita da Anuar.
 se vuoi rimanere qui... io sono veramente stanchissima questa sera... penso che mi addormenterò non appena toccherò il cuscino”
 no... vengo con te, la giornata è stata lunga anche per me e poi domani dobbiamo alzarci presto”
 dove andiamo?”
 ti ho già detto che non ho alcuna intenzione di dirtelo... è inutile che mi fai gli occhi dolci... non mi incanti...”
 Ah è così?”
 Eravamo appena entrati in camera, mi nascosi dietro il sottile velo della zanzariera e presi a spogliarmi ancheggiando... dovevo essere proprio uno spettacolo indecente con quel pancione enorme.
 Lui sbarrò gli occhi “ma che ti hanno messo in quelle flebo? Satana esci da lei!!! e pensare che eri timidissima quando ti ho conosciuta” disse ridendo, poi corse da me e mi buttò sul letto... rotolammo tra le lenzuola ridendo.
 comunque signorina.. apprezzo il tentativo di seduzione ma la mia bocca è cucita!”
 va bene signor principe... se insiste dovrò prendere provvedimenti...” e iniziai a fargli il solletico... era bello giocare con lui sul grande letto ma la stanchezza si fece sentire... non riuscivo a tenere gli occhi aperti ed anche lui parve accorgersene.
 che ne dice principessa di fare una tregua e rimandare il discorso a domani?”
 se proprio insiste... acconsento”.
 Gli posai un rapido bacio sulle labbra, presi le mie cose e andai in bagno a prepararmi per la notte, quando ritornai nella stanza mi stava aspettando sotto le lenzuola... bello come un dio... posai il beauty sulla sedia e volai tra le sue braccia. Adagiai la testa sul suo petto e mi addormentai.

Anuar
Mi svegliai all'alba.. Aurora, distesa al mio fianco, stava ancora dormendo... mi sollevai sul gomito per osservare meglio quella splendida creatura che il destino aveva messo sulla mia strada. Ripensai a tutti i meravigliosi momenti passati con lei... alla sera prima nel bagno...
 Un cinguettio improvviso ed il frusciare delle lenzuola contro il suo corpo mi destò dal flusso di quei pensieri... dopo pochi secondi mi ritrovai a specchiarmi nelle iridi dei suoi occhi scuri.
 Buongiorno principessa!” dissi sfiorandole con un bacio la punta del naso.
 Buongiorno mio principe” rispose stiracchiandosi mentre un sorriso le illuminava il volto.
 Dormito bene? Ieri sera sei crollata appena hai toccato il cuscino”
 Benissimo... e tu?”
 Splendidamente... è ancora molto presto... se vuoi puoi dormire ancora un po', ti sveglierò io” gli dissi stringendola tra le mie braccia.
 No Anuar... sono sveglissima.. avrei un'idea migliore per impiegare il tempo!” mi rispose maliziosamente.
 Da quando era uscita dall'ospedale non sembrava più la stessa ragazza di prima, era come se tutta la timidezza e l'insicurezza che l'avevano caratterizzata fossero state cancellate in un colpo.
 Che fine ha fatto la ragazza che ho conosciuto quel giorno nel deserto?”
 E’ diventata una donna!”
 Splendida aggiungerei”
 Mi staccai da lei velocemente correndo in bagno... Aprii le manopole dell’acqua calda lasciando che la vasca si riempisse e tornai da lei...
 Perché sei scappato via?.. Avevi paura di me?” mi chiese quando tornai nella stanza.
 Mi avvicinai al letto, disinvolto, senza far trasparire le mie intenzioni, poi con un rapido gesto la presi tra le braccia cogliendola di sorpresa.
 Lasciami andare bruto!” urlava ridendo e scalciando come una bambina.
 Corsi nel bagno ed entrai con lei nella vasca che era ormai quasi piena.
 Ed ora signorina abbiamo raffreddato i bollenti spiriti?” chiesi col sorriso sulle labbra... il volto vicinissimo al suo.
 No … anzi si sono scaldati ancora di più.” Rispose infilando le dita tra i miei capelli ed attirandomi verso se.
 Non opposi resistenza ed avvicinai le labbra alle sue ricambiando quel suo bacio così intenso ed audace.
Il gioco si era trasformato in una passione travolgente e ci eravamo lasciati andare forse un po' troppo... era tardi... mancava meno di mezz'ora all'appuntamento con Hamed e noi eravamo ancora in ammollo nella vasca, stretti uno nelle braccia dell'altro.
 Non avrei voluto interrompere quel momento ma non potevo rischiare che quel povero ragazzo venisse a cercarci e ci trovasse così, specie dopo l'agguato di Aurora il giorno prima in macchina... lui si era così imbarazzato... ero convinto che provasse più che una semplice amicizia per quella donna straordinaria che stringevo tra le braccia, avevo notato come la guardava quando pensava che nessuno lo osservasse, e un po' mi dava fastidio.
 Aurora... si è fatto tardi... dobbiamo rivestirci tra poco sarà qui Hamed, non vorrai che ci trovi in queste condizioni!”
 forse è meglio di no! E poi ho una fame!” disse sorridendo.
 chiamo la reception e faccio portare qualcosa qui in camera così facciamo più in fretta... che desideri?”
 uova strapazzate... spremuta di arancia... e... del pane tostato con la marmellata di fragole è un po' di giorni che ho una gran voglia di fragole per non parlare del cioccolato... non so che darei per un pezzo di cioccolato!”
 fragole... cioccolato... sei proprio una golosona! Vedrò che si può fare...”
 Ordinai la colazione, e, mentre Aurora si stava ancora rivestendo corsi fuori a vedere se Hamed fosse già arrivato, per fortuna non c'era ancora nessuno, lasciai detto al ragazzo della reception di avvertirlo che avremmo fatto un po' tardi e poi tornai nella camera. Aurora era pronta e stava già facendo colazione.
 scusa se non ti ho aspettato ma avevo proprio una fame da lupi...” disse mentre stava trangugiando una fetta di pane con quella che doveva essere marmellata.
 hai avuto quello che desideravi?”
 si grazie... anche se purtroppo niente fragole... comunque questa marmellata è fantastica... tu non mangi nulla?”
 assaggerò una fetta di pane con un po' di questa marmellata visto che sembra sia fantastica... sempre che ne sia rimasta un po' per me!” le risposi sorridendo.
 Dopo alcuni minuti sentimmo bussare alla porta della nostra camera... era Hamed.
 buongiorno...”
 buongiorno Hamed, vuoi fare colazione con noi?”
 no grazie... ho già mangiato, ma fate pure con comodo, avete i bagagli pronti così li carico sulla jeep?”
 sì... grazie, sono quelle due borse, il resto lo porto io... cinque minuti ed arriviamo”
 ok... io inizio a mettere in moto... a dopo”
 Hamed prese le borse che gli avevo indicato e uscì richiudendo la porta alle sue spalle.
 Aurora sembrava pensierosa. Mentre cinque minuti dopo ci stavamo avviando mano nella mano verso la Jeep.
 che ti succede? Perché all'improvviso sei diventata così triste?”
 mi spiace molto lasciare questo posto... è così bello.. e poi sono stata così felice qui... con te!” La strinsi a me e le diedi un lieve bacio sulle labbra.
 non preoccuparti questo è stato solo l'inizio”
 Passammo davanti alla reception ed i miei occhi si posarono su un ciondolo in argento racchiuso in una vetrina a lato del bancone... era uno dei souvenir per turisti, ma per me aveva un significato particolare... accompagnai Aurora alla jeep e poi con la scusa di riconsegnare la chiave tornai indietro.
 Era così dolce, il giorno prima mi aveva stupito quando, passeggiando per le vie della Kasba aveva lasciato la mia mano per seguire i bambini, l'avevo osservata a lungo mentre correva con loro stringendo le piccole mani tra le sue... ad ogni bambino aveva comprato qualcosa rendendoli immensamente felici, ed il mio cuore si era riempito d'orgoglio se ancora avessi avuto dei dubbi sul mio amore per lei in quel momento furono completamente cancellati... io l'amavo con tutto me stesso, come amavo quella piccola creatura che ancora non conoscevo ma che aveva già una parte così importante nella mia vita.
 Il ciondolo era la rappresentazione di Iside, la dea della fecondità, protettrice delle nascite, mi sembrava un regalo perfetto, viste le sue condizioni.  
vuole un pacchettino?” mi chiese il ragazzo mostrandomelo.
 no grazie... non è necessario”
 Presi il ciondolo fra le mani, e lo infilai nella tasca posteriore dei pantaloni sperando che non lo scovasse prima del tempo poi di corsa mi avviai verso la macchina. 
 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un po' sudato ma ce l'hai fatta... e direi anche molto bene.... Mi piace tesoro, davvero!!!!

dany ha detto...

che bella sorpresa!! il capitolo è bellissimo e Anuar è dolcissimo