Anuar
Me ne stavo lì di fronte all'enorme porta chiusa della sala delle udienze, ancora una volta ero costretto ad aspettare per poter parlare con mio padre.
Fin da bambino quando combinavo qualche marachella, e ne avevo combinato veramente un'infinità, mio padre mi faceva aspettare per ore di fronte a quella porta, era il suo modo per farmi riflettere su quello che avevo combinato prima di farmi sapere quale sarebbe stata la giusta punizione per il mio misfatto.
Mio padre non aveva mai alzato una mano su di me, ma bastava che mi guardasse con quello sguardo di delusione con cui mi accoglieva ogni volta per ferirmi fin nel profondo dell'anima.
Non ero più un bambino spaventato che ne aveva combinato una delle sue, quella porta non era più il mostro gigantesco che da bambino turbava le mie notti, ero un uomo ormai e come tale pretendevo di essere trattato.
Aveva mandato le sue guardie personali per prelevarmi da Luxor, ed ora che ero a casa si rifiutava di vedermi e mi faceva aspettare per ore in una anticamera come l'ultimo dei suoi sudditi.
Non avrei sopportato oltre quel comportamento... mi diressi a grandi falcate verso la porta deciso ad entrare in quella stanza con qualsiasi mezzo a mia disposizione... spinsi i battenti verso l'interno ed entrai.
La stanza era immersa nella penombra, l'unica fonte di luce proveniva dalla vetrata colorata che si trovava alla mia sinistra, il sole battendo sui vetri disegnava arcobaleni di luce sui tappeti che ricoprivano ogni centimetro del pavimento. C'erano cuscini sparsi ovunque sul pavimento, ma non riuscivo a scorgere nessuno... appena i miei occhi si furono abituati a quell'atmosfera che sembrava provenire da tempi lontani, vidi due figure in controluce che stavano parlando tra di loro.
Erano in piedi proprio al lato opposto della stanza rispetto a me, per questo non li avevo notati subito... in una delle figure riconobbi il profilo di mio padre mentre l'altra era sicuramente una donna.... ci misi poco a capire chi poteva essere, dal modo in cui si stava muovendo l'avrei riconosciuta tra mille... era Aisha.
Sentii il mio sangue ribollire nelle vene, mi sentivo come un toro nell'arena pronto a lanciarmi verso il drappo rosso che il toreador sventolava verso di me, ed il mio drappo rosso era proprio lei... il mio primo istinto fu di mettermi a correre verso di loro e di stringere il suo collo tra le dita delle mie mani sino a sentire il suo respiro spegnersi, ma non potevo, se volevo avere qualche speranza di ritrovare Aurora dovevo cercare di calmarmi e fare buon viso a cattivo gioco... strinsi i pugni sino a sentire le unghie penetrare nella carne tenera della mano e respirai a fondo.
Non si erano accorti della mia presenza, li scrutai a fondo cercando di riprendere il controllo di me stesso, sembravano due giovani amanti... lui le sfiorava la guancia con una delicatezza di cui non l'avrei mai ritenuto capace e lei lo circuiva con le sue false moine.
Disgustato da quella vista, e sentendo ancora una volta la rabbia impadronirsi di me, mi girai verso la porta deciso ad andarmene per non compromettere la mia posizione... feci pochi passi e poi la voce di mio padre che mi chiamava mi costrinse a voltarmi.
“Buongiorno Anuar... non vieni a salutare il tuo vecchio padre?”
“buongiorno padre, ho visto che eravate impegnato... sarei tornato più tardi a salutarvi”
“Dovresti saperlo che ho sempre tempo per mio figlio!”
Che ipocrita... aveva rifiutato di ricevermi la sera prima, mi aveva fatto attendere fuori dalla porta per ore ed ora mi veniva a dire che aveva sempre tempo per me? Anuar calmati dissi tra me e me, avrei dovuto far finta di niente, mi stava punzecchiando per vedere le mie reazioni, ormai conoscevo le sue tattiche... respirai profondamente e con un falso sorriso stampato corsi ad abbracciarlo.
“Ciao Anuar, sono proprio felice di rivederti... vi lascio soli, chissà quante cose avrete da dirvi dopo tutto questo tempo... qualche sera devi assolutamente venire a cena da noi... vedessi quanto è cresciuto il piccolo Sethy... chiede sempre di te” disse Aisha mentre si allontanava lasciandoci finalmente liberi di parlare tra di noi.
“verrò sicuramente... salutamelo!” gli risposi cercando di mantenere un tono cordiale mentre la voce dentro di me le urlava di tutto.
“allora figliolo... dove sei stato per tutto questo tempo?”
“avevo delle faccende da sbrigare...”
“dovevano essere veramente importanti per tenerti lontano da casa così tanto tempo... se non avessi mandato Mustafà a cercarti avresti scordato pure di presentarti al tuo matrimonio”
Il momento che tanto temevo era finalmente arrivato, ma perchè faceva così caldo in quella stanza? Sentivo le gocce di sudore correre sulla pelle della schiena, la bocca mi sembrava piena di sassi... era sempre stato così, ogni qualvolta mi ero trovato a dover parlare con quell'uomo, che aveva contribuito a mettermi al mondo ma che più di un padre per me era sempre stato solo il Faraone, le parole mi morivano tra i denti, ma ora dovevo prendere il coraggio a quattro mani e dirgli di Aurora.
“proprio di questo volevo parlarvi...”
“dimmi tutto figliolo”
Il suo sorriso bonario non mi incantava, sapevo che non sarebbe stato facile spuntarla con lui... tirai un sospiro profondo e poi tutto d'un fiato sparai fuori la mia bomba.
“Padre... io non posso sposarmi con Jasmine”
Mi sembrò di essere di fronte ad una statua di cera, non un muscolo del suo viso si mosse... possibile che non avesse capito quello che gli avevo appena detto?
“ ho detto che non posso...”
“sì ho capito perfettamente quello che hai detto, sono vecchio e forse anche un po' sordo, ma riesco ancora a sentire quello che mi viene detto a meno di un metro di distanza... e adesso vorresti spiegarmi il perché di questa tua affermazione? Sei a conoscenza di qualcosa su Jasmine che io non so?”
“No... assolutamente no... Jasmine non centra nulla con la mia decisione...”
“e allora basta... tra due settimane vi sposerete...”
“ma io non la amo... è come una sorella per me!”
“chi ha mai parlato di amore? Anch'io non amavo tua madre quando l'ho sposata...”
“ma padre... io amo un'altra donna!”
I suoi occhi si fecero sottili come due fessure... sembrava un falco che sta per abbattersi sulla sua preda e le sue parole tuonarono nel silenzio della stanza come una condanna a morte.
“BASTA! Il vostro matrimonio è stato deciso al momento delle vostre nascite, ed io non romperò la parola data per una cosa futile come l'amore... cresci Anuar... tu sarai presto il nuovo Faraone e Jasmine sarà la tua sposa che tu lo voglia o no... non permetterò mai che tu sposi una straniera... e non voglio più sentire una parola su questo argomento, quando sarai il nuovo re potrai prenderti tutte le donne che vorrai, ma fino ad allora tu farai quello che dico io!”
La mia collera trattenuta a stento per tutto il tempo esplose in un momento, non aveva alcun diritto di scegliere per me.
“allora vorrà dire che non sarò un Faraone!” gli urlai mentre con passo deciso mi avviai verso la porta.
“tu farai quello che dico io.... GUARDIE PRENDETELO E RINCHIUDETELO NELLA SUA STANZA!!”
Quattro uomini uscirono da dietro i pesanti tendaggi dietro cui erano nascosti e mi bloccarono la via di fuga... ecco che cosa stavano confabulando mio padre ed Aisha... sapevano già tutto ed avevano preparato una trappola per me, ed io ci ero caduto come un allocco! Stretto tra le guardie cercavo di liberarmi strattonandoli ma non c'era niente da fare erano molto più forti di me.
“intanto non mi sposerò MAIIIIII”
“vedremo se sarai ancora dello stesso parere tra due settimane... rimarrai chiuso nella tua stanza sino al giorno del matrimonio, impedirò a chiunque di venirti a trovare, ed il giorno del tuo venticinquesimo compleanno sposerai la donna a cui sei stato promesso!”
“MAIIIIIII... piuttosto la morte!”
“ed ora portatelo via, prima che esaudisca il suo desiderio!”
3 commenti:
Ma che bello, è coinvolgente da morire, mi piace tantissimo, la storia si complica e m'intriga, brava!
SPETTACOLOOOOOOOOO.....BELLA SCENA...PADRE PERFETTO..LUI...ATOMICO. fOTO AZZECCATE DA MORIRE. fIUUUUU'
MERAVIGLIOSOOOO... non ho parole per dire quanto questo pezzo mi sia piaciuto!!! Bellissimo, avvincente.... PERFETTO!!
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