Anuar
Dopo aver lasciato Karim tornai alla terrazza deciso a rimanere sveglio per tenere d'occhio la situazione, quello che mi aveva raccontato mi aveva scosso profondamente, non potevo concepire che qualcuno potesse far del male ad Aurora solo per colpire me... mi sedetti sul divano cercando di raccogliere le idee, forse Karim si era sbagliato ed aveva visto le cose più grandi di quanto non fossero in realtà... però le cose che mi aveva raccontato avevano un senso logico viste in quella luce... le sue supposizioni potevano benissimo contenere un filo di verità.
Continuavo a pensare e ripensare a quelle parole finché gli occhi, reduci da una nottata completamente insonne, non si fecero pesanti e senza rendermene conto mi addormentai.
Un raggio di sole mi puntava dritto negli occhi, sbattei le palpebre un paio di volte prima di capire dove mi trovassi, accecato da quella luce abbagliante... ero sulla terrazza, il viso appoggiato sulle braccia incrociate sopra il tavolino... dovevo essermi addormentato mentre ero intento a sorvegliare la casa, avevo fatto proprio un bel lavoro! maledii me stesso per la mia negligenza... fortuna che sembrava tutto a posto.
Guardai l'orologio, erano già le dieci passate e di Aurora e Karim in giro ancora non c'era traccia, sulla casa regnava un insolito silenzio per quell'ora.
Mi alzai dal divano tutto indolenzito ed andai al piano superiore, era arrivato il momento di svegliare i due dormiglioni, il russare di Karim si sentiva sin dal piano di sotto, fortuna che gli avevo dato la camera più lontana da quella che dividevo con Aurora, altrimenti l'avrebbe sicuramente tenuta sveglia... sorrisi e mi avviai verso la nostra camera.
La porta era socchiusa, eppure mi sembrava di ricordare di averla chiusa la notte prima quando ero andato ad aprire a Karim... spinsi la porta e rimasi pietrificato... l'intera stanza era stata messa sottosopra, i cassetti erano rovesciati sopra il letto disfatto e per tutto il pavimento erano sparsi indumenti... l'anta dell'armadio era spalancata ed anche lì dentro regnava il caos più totale... sentii lo stomaco attorcigliarsi, come se una mano invisibile mi stesse strizzando le budella, il cuore iniziò a battere ad un ritmo incredibile... iniziai a vagare per la casa in cerca di Aurora, correvo da una stanza all'altra urlando il suo nome come un ossesso ma di lei non c'era traccia, Karim dopo pochi minuti comparve accanto a me.
“Anuar che succede?”
gli indicai la stanza, “non c'è Karim... è sparita! Mi sono addormentato e quando sono venuto a svegliarla ho trovato la stanza in queste condizioni...”
“calmati e spiegami tutto”
“non c'è niente da spiegare... è tutta colpa mia... se non mi fossi addormentato lei sarebbe ancora qui... avevo giurato su nostro figlio che li avrei protetti a costo della mia stessa vita ed invece... ed invece ho dormito!”
Era come se il sole si fosse improvvisamente spento, presi la testa tra le mani e per la prima volta in vita mia iniziai a piangere... non mi importava nulla che gli altri potessero vedermi... tutto quello che amavo mi era stato strappato via nel giro di poche ore ed io ero completamente distrutto!
“vedrai che la troveremo... ma devi reagire amico mio... non serve a niente disperarsi...”
Karim aveva ragione, anche se sentivo il cuore stretto in una morsa di ghiaccio non aveva senso starsene lì con le mani in mano, dovevo ritrovarla e riportarla a casa sana e salva... e guai a chi avesse fatto del male a lei o al bambino che portava in grembo.
Mi feci coraggio ed andai a telefonare ad Hamed, avrei passato il deserto granello per granello pur di ritrovarla e la jeep era il mezzo più rapido per muoversi in quell'immenso territorio.
Riunii la servitù e chiesi loro se avessero sentito o visto qualcosa di strano quella mattina, ma loro mi confermarono che non si erano accorti di nulla, tutto era stato tranquillo fino a quando non avevano sentito le mie urla.
“ok... grazie dell'aiuto, ora potete tornare alle vostre case, dubito che avrò bisogno di voi nell'immediato futuro...”
Nessuno si era accorto di niente, sembrava che Aurora si fosse volatilizzata nel nulla e con essa tutta la mia felicità...
“ed ora dove possiamo iniziare a cercarla? Dovremo tornare al palazzo, ma non penso che Aisha sia così stupida da rapirla per portarla lì...”
“sai Anuar... c'è qualcosa che non mi convince in questa storia!”
“che intendi dire?”
“forse mi sbaglio ma secondo me non è stata Aisha a rapire Aurora...”
“cosa te lo fa pensare? Sei stato tu a dirmi che dietro al rapimento di Aurora c'era Aisha ed ora mi dici che non è stata lei?”
“vedi Anuar, mi lascia pensare il modo in cui hanno messo sottosopra la stanza, che senso aveva fare tutto quel caos col pericolo di svegliarci tutti quanti?”
“ora che mi ci fai pensare, l'altra volta non era stato toccato niente... ma allora chi può essere stato? Che cosa volevano?”
“questo non te lo so dire... andiamo a vedere se riusciamo a trovare qualche indizio in quel caos”
Le parole di Karim mi avevano messo ancora più agitazione... se non era stata Aisha allora chi poteva essere stato? Con lei almeno avevamo qualche possibilità di ritrovarla ma se invece fosse stato qualcun altro? Se fossero stati dei ladri che magari erano stai sorpresi da lei mentre ci stavano derubando che ne sarebbe stato di lei e del bambino? Il cuore sembrava volesse uscirmi fuori dal petto mentre come un fulmine mi dirigevo al piano di sopra.
Eravamo già a metà scala quando sentimmo bussare alla porta... probabilmente era Hamed che era venuto a prenderci, andai ad aprire e mi trovai davanti il viso arcigno di Mustafa, il capitano della guardia personale di mio padre.
“buongiorno principe Anuar... ho l'ordine di condurvi subito a palazzo... seguitemi!” mi disse con un tono che non ammetteva repliche... l'unica mia speranza era di riuscire a scoprire qualcosa a palazzo... quindi gli chiesi alcuni minuti per sistemare le mie cose.
Dovevo assolutamente avvertire Hamed di quello che era accaduto, e non vedendolo arrivare gli scrissi una lettera dove lo pregavo di raggiungerci da mio padre, appena avessi chiarito la situazione con lui, avrei ripreso le mie ricerche ed avrei avuto bisogno del suo aiuto.
Richiusi la porta dietro le nostre spalle dando un ultimo sguardo a quella casa dove ero stato felice come non mai... e seguii Mustafa ed il suo piccolo esercito con il cuore colmo di disperazione.
1 commento:
Che ansia .... povero Anuar... e adesso???
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